La prima personale di Jess Kohl in Italia si propone come tappa conclusiva del progetto di residenza attraverso il quale l’artista ha condotto un lavoro di ricerca sulla periferia di Napoli nel 2019. Attraverso la narrazione osservativa, l’artista fa emergere le emozioni e gli stati d’animo dei protagonisti con le loro storie e gli spazi in cui vivono. Un viaggio nelle loro vite, un racconto tra attualità e passato per tentare di mettere in luce uno spaccato su mondi spesso lasciati in ombra.
Nello specifico la mostra intende coinvolgere il pubblico in un percorso visivo orientato alla conoscenza e consapevolezza di realtà marginali celate, spesso invisibili perché relegate nelle periferie. Dal lavoro della fotografa emergono tutti gli aspetti positivi legati all’integrazione e accettazione dei luoghi in cui il disagio sociale rafforza il senso di appartenenza alla comunità. Una esplorazione emozionale attraverso lo sguardo sensibile dell’artista che mira a sottolineare quanto le vite e le storie dei soggetti ritratti siano degne di essere raccontate.
Il progetto ha l’obiettivo di indagare e rendere visibili le sottili connessioni sociali e culturali presenti nelle storie delle comunità che vivono situazioni e contesti marginali. La finalità non è quella di spettacolarizzare il disagio nello stile “Gomorra” quanto raccontarne le sfumature che disegnano la fragilità dell’essere umano. Il linguaggio visivo di Jess Kohl si pone a metà tra il cinema d’autore e quello documentaristico imprimendo sulla pellicola un punto di vista neutrale e senza pregiudizi, capace di restituire al pubblico la possibilità di essere osservatore di realtà e contesti inimmaginabili. A tal proposito tra le storie in mostra, l’esposizione avrà un focus sulla comunità transessuale di Scampia. Lo scopo è di portare alla luce il vissuto delle periferie nelle quali è presente un forte sentimento di umanità, comprensione e solidarietà.